Lavoro

Il lavoro è il principale strumento di libertà e dignità; è la base di tutto e la politica deve favorirlo, sia per gli imprenditori che per i lavoratori. Finite le rendite di posizione, dobbiamo prendere in mano il nostro futuro: inventiamo nuove professioni (senza dimenticare le vecchie), nuove modalità di lavoro e ritagliamoci il nostro posto nel mondo.

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Formazione e cultura

Mi batto per una scuola pubblica forte, che formi cittadini consapevoli e che educhi i giovani al gusto dello sforzo, coniugando valorizzazione del talento e integrazione dei più deboli. La conoscenza è libertà, lavoro, innovazione, vita; la cultura motore di progresso civile ed economico.

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Territorio

Diamo un’anima al territorio, coniugando rispetto, bellezza e funzionalità degli edifici in un’urbanizzazione armoniosa ed efficace. Progettiamo spazi pubblici di qualità e accessibili a tutti. Rivitalizziamo gli edifici dismessi.

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Mobilità

La libertà di movimento è in pericolo: applichiamo una vera e propria strategia per migliorare la viabilità e la vivibilità del nostro territorio. Assicuriamo qualità e sicurezza della mobilità lenta, potenziamo il trasporto pubblico, miglioriamo le infrastrutture (strade e P&R) e sviluppiamo la mobilità condivisa

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Chi sono



Mi chiamo Nicola Pini e vivo a Locarno con mia moglie Angela e i nostri figli Furio e Clino. Ho studiato storia e scienze politiche all'Università di Losanna e, dopo alcune esperienze professionali, dal 2016 sono titolare di uno studio di consulenza aziendale, strategica e socio-economica, che si chiama Studio L'idea. Sono politicamente attivo a Locarno, quale Municipale della Città e Capodicastero Sviluppo economico e territoriale, come anche a livello cantonale, in Gran Consiglio, che ho avuto l'onore di presiedere. Sono infine impegnato in tutta una seria di enti e associazioni del territorio nell'ambito della cultura, della formazione, della mobilità e della socialità. Insomma, tra il nascere di allora (il 1984, Orwell ci aveva visto giusto) e lo scrivere (o leggere) di oggi c’è di mezzo un vivere sempre a cento all’ora. Eccolo.

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