Il lavoro è il principale strumento di libertà e dignità; è la base di tutto e la politica deve sostenerlo e favorirlo. Certo occorre garantire un corretto funzionamento del mercato del lavoro in modo che i residenti possano trovare un’occupazione adeguata alle proprie capacità e aspirazioni, ma soprattutto bisogna mantenere o creare posti di lavoro, creando le premesse favorevoli per le attività e investendo nello sviluppo socio-economico del territorio. Dobbiamo puntare sulla formazione, l’innovazione e la ricerca, cercando di attirare le aziende che vogliamo con una politica attiva di sviluppo economico e territoriale. Dobbiamo inoltre valorizzare il nostro territorio e i suoi prodotti, attirare turisti e non allontanarli strapazzando il paesaggio, investire nella cultura come motore di progresso civile ma anche economico (specie nell’audiovisivo), capire come sfruttare – e non subire – il processo di digitalizzazione. Il tutto, evidentemente, con un occhio di riguardo alle modalità di lavoro, che dovrebbero essere all’insegna della flessibilità ma non del precariato. Insomma, è il momento di scegliere se congelare il presente per rallentarne il deperimento tramite battaglie di retroguardia oppure se cercare di cucinare il futuro: io sono per questa seconda opzione. Nuovi lavori e nuove modalità di lavoro per il futuro del nostro Cantone e della nostra Città di Locarno.
A livello cantonale fino ad ora ho contribuito – tramite atti parlamentari, rapporti commissionali o il lavoro commissionale (prima Sottocommissione lavoro e poi Commissione economia e lavoro) – in particolare a raggiungere i seguenti obiettivi:
- nuove misure e risorse (3 milioni) per giovani in assistenza e disoccupati di lunga durata;
- realizzazione della Città dei mestieri della Svizzera italiana a Bellinzona;
- chiarificazione delle proprietà e rilancio delle Isole di Brissago;
- 10 milioni per la rivitalizzazione degli edifici dismessi per insediarvi nuove attività economiche, ma anche scuole, teatri, abitazioni, parchi;
- aumento controlli nel mercato del lavoro per evitare gli abusi;
- rafforzamento rapporti tra aziende e URC;
- introduzione di misure per migliorare la conciliabilità lavoro e famiglia:
- amministrazione cantonale: sviluppo del telelavoro per 1 giorno la settimana; aumento del congedo paternità da 5 a 10 giorni; aumento dei congedi per malattia dei figli; abolizione del limite minimo dell’80% di occupazione per le funzione dirigenziali;
- amministrazione comunale Locarno: aumento del congedo paternità da 5 a 10 giorni;
- in generale: principio del congedo parentale aggiuntivo di 10 giorni.
Tanto resta però ancora da fare.
- Promuoviamo il dialogo tra sindacati e datori di lavoro (partenariato sociale) e sosteniamo la responsabilità sociale delle imprese. Cerchiamo soluzioni differenziate piuttosto che imporre regole generali, ma pretendiamo un’etica del lavoro.
- Favoriamo lo sviluppo di un’economia ad alto valore aggiunto, con una Legge per l’innovazione economica che metta al centro – come lo dice il nome – l‘innovazione. Lasciamo creare chi può creare, senza troppi vincoli, perché in un mondo in continua evoluzione chi sta fermo muore. Cerchiamo di attirare aziende che diano valore aggiunto e soprattutto lavoro ai residenti.
- Dobbiamo elaborare un progetto per la promozione dell’imprenditorialità, non solo in ambito di sviluppo economico e marketing territoriale, ma soprattutto nelle scuole, nella pubblica amministrazione e nell’ambito delle misure per contrastare la disoccupazione. Abituiamoci al fare!
- Valorizziamo anche l’impiego pubblico. La politica deve ribadire con forza che ha la sua dignità e soprattutto la sua nobiltà, quella che porta a lavorare al servizio del cittadino. Più concretamente: favorire sempre di più la mobilità interna e l’evoluzione di carriera; prendere degli accordi con altre amministrazioni cantonali per organizzare degli scambi temporanei e pensare a spazi di lavoro condivisi.
- Miglioriamo le infrastrutture. Un territorio che vuole essere attrattivo per cittadini, aziende, turisti e nuovi insediamenti deve essere connesso con reti di comunicazione ad altissima velocità: è questo un vantaggio competitivo rispetto ai Paesi che possono produrre a costi salariali inferiori. Occorre dunque garantire l’accessibilità veloce a internet fino all’ultimo Paese dentro una valle grazie alla fibra ottica, ma anche creare aree di wi-fi gratuito e degli spazi di co-working, in particolare nei centri. In parallelo vanno sviluppate le tecnologie dell’informazione, stimolando delle start-up nel settore, e realizzate misure efficaci di protezione dei dati e di lotta alla criminalità informatica.
- Miglioriamo in tutti i settori economici la conciliabilità tra vita professionale e vita familiare, adeguando il quadro normativo all’evoluzione della società e permettendo a tutte le mamme e a tutti i papà di continuare a lavorare, indipendentemente dal fatto che sia per scelta o necessità.
Per quanto riguarda LOCARNO occorre lavorare su più livelli, come peraltro identificato dalla Commissione municipale economia che, da Capodicastero sviluppo economico e territoriale, ho il piacere di presiedere. Il Rapporto di indirizzo prevede in particolare tre priorità.
- La valorizzazione del territorio. Un paesaggio valorizzato e spazi pubblici di qualità attirano infatti abitanti, turisti e investitori, facendo crescere i posti di lavoro, le attività e l’indotto economico, così come l’attrattiva residenziale e turistica della Città.
- Una politica demografica attiva. Essenziale per una Locarno che vuole tornare a essere una locomotiva dell’abitare e del vivere bene.
- La salvaguardia e la creazione di attività, offerte e posti di lavoro nel commercio, nel turismo, nel settore artigianale e industriale, ma anche nella cultura e in particolare dell’audiovisivo. Un settore, quest’ultimo, che permette di sfruttare tradizione locale di respiro internazionale, il Locarno Film Festival, e tendenze globali come la digitalizzazione, unendo attori e competenze già presenti sul territorio, in particolare nel PalaCinema.
Come Città – in collaborazione con Ente regionale per lo sviluppo e Comuni di Losone e Gambarogno – abbiamo inoltre lanciato Locarnese Tech, un’associazione che in collaborazione con la SUPSI stimolerà nuovi progetti di ricerca e cercherà di portare nuove aziende e posti di lavoro a Locarno, anche grazie alla nuova figura dell’Area manager (posizione per la quale è in atto la procedura di selezione a seguito di un concorso pubblico).