A partire dal primo agosto 2016, quando Jörg De Bernardi assumerà la carica di secondo Vicecancelliere della Confederazione, a Consiglio di Stato e Deputazione ticinese alle Camere federali verrà a mancare – per loro stessa ammissione – una figura importante. In poco tempo – la funzione è stata istituita nel 2011 – il Delegato per i rapporti confederali ha infatti permesso di rafforzare la presenza ticinese a Berna, interagendo con l’amministrazione federale e la politica nazionale, contribuendo in maniera determinante al dialogo tra gli orsi bernesi e la foca bellinzonese, oltre che al coordinamento delle attività istituzionali e politiche sotto il Cupolone. Fra i dossier sbloccati su mandato del Governo cantonale, al di là dei giudizi di valore in merito ai singoli temi, vi sono ad esempio il risanamento del tunnel autostradale del San Gottardo, le proposte per il rafforzamento delle misure di accompagnamento e di altre misure a tutela del mercato del lavoro ticinese, la proposta ticinese di una clausola di salvaguardia «bottom-up», la creazione di una base legale per l’apertura domenicale di centri commerciali per soddisfare i bisogni del turismo internazionale.
Con l’apertura di Alp Transit la necessità e l’urgenza di un collegamento anche politico con il resto della Svizzera non si esauriscono, si fanno anzi più impellenti. Da qui l’esigenza – peraltro già ribadita anche dalla Deputazione ticinese alle Camere federali – di procedere al più presto alla sostituzione di De Bernardi, riattivando la figura del Delegato per i rapporti con la Confederazione e i Cantoni, accanto e in collaborazione con la figura del Delegato per i rapporti transfrontalieri e internazionali.
Anche perché le sfide future non mancano, a Nord come Sud, soprattutto per un Cantone, come il Ticino, che deve affrontare problematiche – lavoro, mobilità, sicurezza, sviluppo economico – che non dipendono solo da ciò che avviene sul proprio territorio, ma che sono strettamente legate sia a decisioni di politica federale, sia a fenomeni transfrontalieri. Da qui l’importanza strategica delle due funzioni e il loro valore addizionale nel contesto intercantonale.
I sottoscritti Deputati, convinti dell’importanza per il nostro Cantone di intrecciare solide relazioni a Nord e a Sud, chiedono dunque al Lodevole Consiglio di Stato di procedere alla nomina del nuovo Delegato per i rapporti con la Confederazione e i Cantoni, da riattivare al più presto accanto alla figura del Delegato per i rapporti transfrontalieri e internazionali, in modo da continuare a svolgere un ruolo attivo e propositivo a livello nazionale e internazionale, a tutto beneficio del Canton Ticino.
Nicola Pini
Fiorenzo Dadò – Ivo Dürish – Alex Farinelli – Francesco Maggi