Chi ben comincia è a metà dell’opera: per questo, in un mondo del lavoro sempre più dinamico, competitivo ed esigente, scegliere un appropriato percorso formativo e poi professionale è un fattore sempre più determinante per il futuro dei nostri giovani e, di riflesso, della nostra società. Per questo il ruolo dell’orientamento scolastico e professionale è centrale e nei prossimi anni deve essere considerato fra le priorità politiche del Canton Ticino: in questo senso non vanno lesinati né sforzi né – se giustificati – finanziamenti, se possibile anche identificando delle misure di risparmio compensatorie. Rientra in questo ambito il progetto della Cité des Métiers, un punto di incontro dove giovani e genitori possono informarsi costantemente sulle varie opportunità formative, ma anche dove in prospettiva si potranno organizzare mostre, conferenze e altre attività – anche alternative – di orientamento. Una sorta di museo delle professioni e dell’orientamento che potrà costituire un ulteriore e importante strumento a disposizione dei collocatori e delle collocatrici.
Il concetto di Cité des Métiers non è nuovo o sperimentale. Collaudata e funzionante è, ad esempio, l’esperienza nel Canton Ginevra, dove un centro di questo tipo esiste dal 2008 e trae spunto dalle 39 città dei mestieri sparse oggi un po’ in tutto il mondo (Italia, Spagna, Portogallo, Cile, Germania, Belgio). Il concetto di Cité des Métiers risale infatti al 1993, può contare su una rete di sostegno e di supporto internazionale ed è protetto da un label, che ne garantisce e riconosce l’uniformità e gli obiettivi. Altre 11 nuove Cité des Métiers sono oggi in fase di realizzazione nel mondo, a testimonianza del successo di questo sistemi di orientamento formativo e professionale.
Tale progetto era peraltro già previsto nella scheda 4 delle Linee Direttive 2012-2015, dove il Consiglio di Stato si è posto l’obiettivo di “Creare la Cité des Métiers, un’antenna informativa e uno sportello dove ricevere le prime informazioni su progetti professionali, di carriera o azioni di sostegno per chi è alla ricerca di un posto di lavoro o di sostegni per perfezionamenti. Questa struttura potrebbe anche garantire una serie di eventi per godere di maggiore visibilità, ma assolverebbe anche il ruolo di spazio espositivo e di animazione aperto verso tematiche legate a professioni, settori professionali, opportunità occupazionali e perfezionamenti”. Impatto finanziario previsto 500’000 CHF l’anno. Nonostante il rapporto finale del gruppo di lavoro – con tanto di proposta operativa di realizzare la struttura anche in Ticino – sia stato presentato nel maggio del 2012, nel secondo aggiornamento delle Linee direttive si specifica che il progetto è stato rimandato alla successiva legislatura, sostanzialmente per ragioni finanziarie. Dovrebbero però essere proseguiti gli approfondimenti riguardanti la localizzazione, ipotizzata nei pressi della Stazione FFS di Lugano. Chiaro è, a mente dei mozionanti, che il luogo deve essere centrale e facilmente accessibile, oltre che cercare di sfruttare delle sinergie con altri Istituti o Servizi analoghi.
I sottoscritti Deputati, convinti che l’orientamento scolastico e professionale dei giovani sia ora una priorità politica, chiedono dunque al Lodevole Consiglio di Stato di proseguire con determinazione nella realizzazione anche in Ticino di una Cité des Métiers che possa garantire un prezioso luogo di incontro fra i giovani e il proprio futuro, che non per forza deve passare dalla formazione liceale.
Nicola Pini
Alex Farinelli – Giorgio Fonio – Lorenzo Jelmini – Paolo Pagnamenta – Marco Passalia