Il volto della ragazza svedese Greta Thunberg è diventato, dal suo discorso alla COP 24 in Polonia, il simbolo di una gioventù che vuole mettere in guardia la politica mondiale sull’emergenza climatica. Questo movimento sta assumendo una dimensione internazionale e molti giovani anche in Svizzera hanno fatto altrettanto. Il loro grido profondo si rivolge direttamente alle autorità politiche e alle loro azioni per le generazioni future: devono fare molto meglio e molto di più per proteggere il pianeta e dare un futuro alle nostre generazioni future! Il 18 gennaio 2019, molti giovani in Svizzera hanno accolto questo appello alla sensibilizzazione ai cambiamenti climatici, anche in Ticino. Più di 1000 giovani provenienti da tutto il Ticino si sono riuniti a Bellinzona per marciare per il clima. Alla manifestazione hanno partecipato – in via personale – anche dei membri di Consiglio di Stato e Gran Consiglio, che hanno così potuto recepire diversi messaggi lanciati da questi giovani.
Il loro messaggio si rivolge direttamente a noi, autorità politiche di tutti i livelli istituzionali, Cantone compreso. Abbiamo la responsabilità di non rimanere sordi alla loro chiamata e di essere all’altezza della nostra carica, in primis spiegando cosa le Istituzioni hanno fatto o stanno facendo (pensiamo ad esempio all’introduzione della tassa sul sacco cantonale, ma anche agli investimenti sul trasporto pubblico e sull’efficienza energetica), ma anche impegnandosi a fondo su cosa resta fare e, in ogni nostra decisione, considerare anche gli aspetti ambientali. Il territorio che abbiamo eredito dai nostri genitori va consegnato ai nostri figli: non siamo proprietari dell’ambiente in cui viviamo, ma lo abbiamo in affitto, con il dovere di preservarlo per le generazioni future.
Considerato che in tutta la Svizzera e in anche in Ticino le manifestazioni riuniscono giovani e meno giovani che con forza ribadiscono il loro messaggio per una politica climatica e ambientale responsabile, riteniamo fondamentale dare il nostro pieno sostegno ai giovani ticinesi che si mobilitano per il clima e che chiedono un profondo cambiamento nelle politiche climatiche, per il futuro del nostro pianeta e per le generazioni future. E questo considerando l’impatto ambientale in ogni decisione presente e futura: per questo proponiamo che in ogni messaggio governativo all’indirizzo del Gran Consiglio sia inserito un breve capitolo sulle conseguenze ambientali (esistenti o inesistenti) dello stesso; e questo analogamente a quanto avviene attualmente per le conseguenze sul personale, sugli enti locali e sul piano finanziario. In questo modo, Governo e Parlamento saranno obbligati a considerare questo importante aspetto per ogni decisione. Parallelamente, chiediamo al Consiglio di Stato di farsi promotore nella prossima legislatura di un Tavolo dell’Ambiente, così come fatto in questa legislatura con il Tavolo dell’Economia, magari partendo da quanto organizzato sul riscaldamento climatico lo scorso 12 febbraio su impulso del Dipartimento del Territorio. L’intento deve essere quello di fare un bilancio di quanto si sta facendo e trovare nuove vie da percorrere, insieme.
Convinti dell’importanza di preservare l’ambiente nel quale viviamo e di considerare l’impatto ambientale nelle nostre decisioni presenti e futuri, i sottoscritti Deputati chiedono quindi al Consiglio di Stato di:
- inserire in ogni messaggio governativo – come già avviene per le conseguenze sul personale, sugli enti locali e sul piano finanziario – anche l’impatto ambientale, in modo che il tema sia valutato in maniera costante da Consiglio di Stato e Gran Consiglio;
- farsi promotore di creare un Tavolo dell’Ambiente, sulla scorta di quanto già realizzato con il Tavolo dell’economia che ha dato risultati concreti, con l’intento di trovare nuove vie da percorrere.
Nicola Pini – Bruno Buzzini – Ivo Durisch – Giorgio Fonio
* Mozione presentata il 18 febbraio 2019