Scuola

Docenti motivati = scuola di qualità!

Oggi per moltissimi giovani è stato il primo giorno di scuola, il famoso primo lunedì: dalla scuola dell’infanzia al liceo, si tratta di un nuovo percorso, un nuovo viaggio in cui prende forma un rapporto stretto fra allievo e docente che va ben oltre la mera trasmissione del sapere. Se il ruolo dell’allievo vagamente lo conosciamo – tutti noi siamo stati a scuola – è più difficile immaginarsi quello del docente, anche perché si sente di tutto e di più sulla categoria, nel bene come nel male. Ascoltando i miei ex-colleghi di studi ora impegnati nell’insegnamento, però, deduco che sia un ruolo tutt’altro che scontato. Oggettivamente, gli oneri aumentano – sempre maggiori compiti e allungamento degli studi – mentre gli onori sprofondano: se un tempo ul sciur maestro era una sorta di istituzione vivente – il suo parere era autorevole e la saltuaria ramanzina era accompagnata da quella dei genitori – oggi sembra quasi che i docenti non solo siano tutti dei perfetti lazzaroni (fuchi, dice qualcuno), ma non possano nemmeno riprendere alcuni allievi senza scatenare l’ira dei genitori.

E se, come credo, una scuola di qualità è diretta conseguenza di un parco docenti motivato e di qualità, appare fondamentale sostenere, motivare e valorizzare tale categoria professionale. Come? Per alcuni tramite un aumento dei salari. Forse. Forse però anche attraverso lo scarico – tramite un accresciuto peso e ruolo delle direzioni – delle funzioni burocratiche e non legate all’insegnamento della materia, come anche all’introduzione di una cultura della formazione continua – magari tramite corsi organizzati dai docenti stessi e con riconoscimento finanziario o in termini di carriera per i partecipanti – o alla facilitazione di attività parallele di ricerca o divulgazione, le quali permetterebbe forse di accrescerne l’autorevolezza all’interno della società.

Il mio auspicio è infatti che i docenti riacquistino quel rispetto che meritano e che questi si dedichino anima e corpo al bene di ogni singolo giovane, trasmettendo l’importanza della corretta ortografia così come il rispetto per ogni compagno, insegnando i corretti calcoli da compiere e i valori che caratterizzano il nostro territorio: investiamo con intelligenza nell’intelligenza!

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