C’è chi sostiene che i viaggi allenano i pensieri e permettono di verificare le proprie tesi negli occhi di uno sconosciuto. Ed è vero. Rientrando da New York e Washington, mi rendo conto di quanto questo viaggio abbia ulteriormente consolidato la mia convinzione che il cinema – l’audiovisivo in generale – è un formidabile strumento non solo di progresso civile e culturale, ma anche di progresso economico e marketing turistico. Pellegrinaggio da Tiffany; selfies sui luoghi noti perché visti in un film; foto da Katz’s Delicatessen per ricordare l’orgasmo più famoso del mondo (vedi Harry ti presento Sally); risate di turisti a ricordare o ricostruire una scena della propria serie TV preferita; gare a trovare l’ufficio o la casa di un protagonista e, infine, code per cenare da Bubba Gump Schrimp (vi ricordate Forrest Gump, i suoi cioccolatini, il suo “stupido è chi lo stupido fa”? Ne è nata una catena di fast food vera e propria, a tema, che attira cinefili, turisti e golosi). Potere del cineturismo, il film-induced tourism della letteratura scientifica.
Però è New York, mi direte. Ma così può essere, e deve essere, con le debite proporzioni, anche in Ticino. Ed è proprio a questo scopo che mira la Ticino Film Commission – la prima del suo genere in Svizzera, definita dalla Confederazione come progetto esemplare di politica economica regionale – istituzione che si occupa di attrarre in Ticino produzioni cinematografiche nazionali e internazionali con l’intento di portare lavoro, indotto economico e visibilità al nostro territorio. E i conti sembrano tornare: nel 2015 l’accompagnamento a 11 progetti ha infatti portato un indotto economico di quasi 600’000 CHF, oltre ad aver proposto tramite il piccolo e grande schermo il Ticino quale meta turistica a tanti potenziali visitatori. In attesa dei dati del 2016, ricordo solamente l’inizio di Mister Felicità, con Diego Abatantuono al LAC di Lugano – il film è uscito nelle sale il 1.01.17 e, al 22.01, era già stato visto da 1’660’521 spettatori – o le più di 2.5 milioni visualizzazioni di un lancio di un film indiano girato in Valle Verzasca. Agli indiani – e ai loro colorati e musicali Bollywood – piace innamorarsi IN Ticino: cerchiamo quindi di farli innamorare DEL Ticino. Facciamo innamorare loro (per i quali sta diventando sempre più di moda venire a sposarsi alle nostre latitudini) e altri spettatori-turisti del nostro splendido territorio, creando nuovi turismi, nuovi canali di promozione regionale e nuovi pernottamenti (diretti e indiretti), portando nuovo ossigeno al settore e all’economia cantonale in generale.
*Pubblicato sul Corriere del Ticino del 9 marzo 2017
Per saperne di più, su New York, la Ticino Film Commission e il cineturismo leggi il reportage “Cine-turisti per caso” apparso sul Caffé della domenica del 21 marzo 2017